I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono un gruppo di disturbi che compromettono specifiche abilità scolastiche come la lettura, la scrittura e il calcolo. Questi disturbi si manifestano con difficoltà significative nell’uso di tali competenze, risultando inferiori alle aspettative per l’età dell’individuo e interferendo con il rendimento scolastico e la vita quotidiana. Tra i DSA principali si annoverano:
- la dislessia, caratterizzata da difficoltà nella lettura fluida e nella comprensione del testo;
- la disortografia e la disgrafia, che coinvolgono rispettivamente errori ortografici e difficoltà nella scrittura manuale;
- la discalculia, legata a problemi nel calcolo e nella comprensione dei numeri;
- altri disturbi non altrimenti specificati, che includono difficoltà in altre aree scolastiche.
Componenti genetiche e neurobiologiche dei DSA
La ricerca ha dimostrato che i DSA hanno una forte componente genetica, con stime di ereditarietà che oscillano tra il 40% e il 70% (Georgitsi et al., 2021). A livello neurobiologico, però, ogni disturbo presenta caratteristiche specifiche.
Dislessia
La dislessia è stata studiata approfonditamente, evidenziando anomalie sia strutturali che funzionali nelle aree cerebrali (Peterson & Pennington, 2012) associate al linguaggio e alla lettura, situate nell’emisfero sinistro. Le alterazioni più comuni includono:
- ridotta attivazione delle aree temporo-parietali, responsabili della conversione suoni-parole;
- anomalie nella regione occipito-temporale, cruciale per il riconoscimento visivo delle parole;
- iperattivazione compensatoria del giro frontale interno e dell’emisfero destro;
- alterazioni nella sostanza bianca e grigia in queste regioni potrebbero influenzare la comunicazione tra diverse aree cerebrali.
Discalculia
Questo disturbo coinvolge il Segmento Orizzontale del Solco Intraparietale (HIPS), cruciale per il processamento numerico e la rappresentazione delle quantità. Un deficit in questa regione è stato identificato come il nucleo del problema della discalculia (Terribili et al., 2013).
Disgrafia e Disortografia
I deficit legati alla scrittura si correlano a vulnerabilità nei circuiti visuo-motori e nella coordinazione occhio-mano. Alterazioni nel “circuito grafomotorio” compromettono la comunicazione tra memoria fonologica e ortografica. Le aree cerebrali coinvolte includono il giro frontale superiore sinistro, il solco intraparietale sinistro e il cervelletto anteriore (Planton et al., 2013).
Comorbidità e implicazioni psicologiche
I DSA si presentano spesso in comorbidità con altri disturbi dello sviluppo, come l’ADHD, e con condizioni psicologiche quali ansia, disturbi dell’umore e disturbi del comportamento.
- Ansia e disturbi dell’umore: le difficoltà scolastiche possono causare disagio emotivo, con ripercussioni sull’autostima e sull’efficacia personale (Moé, De Beni & Cornoldi, 2007). Il bambino può sperimentare ansia da prestazione, acuita dalla pressione familiare e scolastica (Nelson & Harwood, 2010).
- Disturbi del comportamento: alcuni bambini manifestano il disagio attraverso condotte esternalizzanti, come difficoltà nel controllo comportamentale, che possono ulteriormente complicare il quadro clinico.
- ADHD: la co-occorrenza con l’ADHD è frequente, poiché entrambi i disturbi implicano alterazioni di abilità cognitive come l’attenzione e il controllo esecutivo (Wilens & Spencer, 2010).
Influenze ambientali e linguistiche
Oltre alle basi genetiche, l’ambiente e la lingua giocano un ruolo significativo nello sviluppo dei DSA. Ad esempio, sistemi linguistici più regolari, come l’italiano, possono facilitare il riconoscimento fonologico, riducendo alcune difficoltà rispetto a lingue con ortografie meno trasparenti. Anche le pressioni familiari e scolastiche contribuiscono al carico emotivo e al rischio di complicazioni psicologiche.
Conclusioni
I DSA sono il risultato di un’interazione complessa tra fattori genetici, neurobiologici e ambientali. La comprensione delle basi cerebrali di questi disturbi, in particolare della dislessia, ha permesso di identificare specifiche anomalie cerebrali e tracciare possibili percorsi per interventi mirati e tempestivi. È fondamentale un approccio multidimensionale per diagnosticare precocemente e sostenere i bambini con DSA, riducendo al minimo gli effetti delle comorbidità e migliorando il loro benessere globale.