Mela rossa avvolta da un metro da sarta

Nuovi disturbi alimentari: ortoressia, bigoressia e alcoressia

Negli ultimi decenni, il panorama dei disturbi alimentari si è notevolmente ampliato, andando oltre i casi più noti come anoressia, bulimia e binge eating disorder. Accanto a queste condizioni, sono emerse nuove forme di disturbi alimentari legate a ossessioni specifiche riguardo al cibo, al corpo e alla salute. Tra queste, spiccano l’ortoressia, la bigoressia e l’alcoressia. Questi disturbi non solo riflettono un cambiamento nei comportamenti alimentari, ma anche l’influenza crescente della società, dei media e delle norme culturali sul rapporto delle persone con il cibo e il corpo.

 

Ortoressia: lossessione per il cibo sano

L’ortoressia nervosa, descrive un’ossessione patologica per l’alimentazione sana. A differenza di altri disturbi alimentari che si concentrano sulla quantità di cibo ingerito, l’ortoressia è focalizzata sulla qualità del cibo. Le persone affette da ortoressia tendono a eliminare intere categorie alimentari che percepiscono come “non pure” o “dannose”, come cibi contenenti conservanti, zuccheri raffinati o grassi saturi, oltre che i cosiddetti “cibi spazzatura”.

Segnali e sintomi dell’ortoressia:

  • Pianificazione ossessiva dei pasti per garantire che ogni ingrediente sia “sano”.
  • Ansia o senso di colpa nel consumare alimenti considerati “non salutari”.
  • Progressivo isolamento sociale dovuto all’incapacità di partecipare a cene o eventi che non rispettano i propri standard alimentari.
  • Carenze nutrizionali causate dall’esclusione di interi gruppi alimentari.

L’ortoressia spesso si manifesta come un comportamento inizialmente positivo, dato che molte persone la vedono come un interesse per uno stile di vita sano. Tuttavia, con il tempo, l’attenzione alla qualità del cibo diventa totalizzante, trasformandosi in un problema clinico che compromette la salute fisica e mentale.

La crescente attenzione alla dieta “perfetta”, promossa da influencer, programmi televisivi e piattaforme social, ha contribuito all’aumento dell’ortoressia. La società celebra spesso chi segue una dieta rigorosa, ma questa pressione sociale può spingere alcune persone verso l’ossessione.

 

Bigoressia: la ricerca del corpo muscoloso perfetto

La bigoressia o vigoressia, nota anche come disturbo da dismorfia muscolare, colpisce principalmente gli uomini, sebbene non siano escluse le donne. Questo disturbo si manifesta come un’ossessione per la muscolatura e la forza fisica. Le persone con bigoressia si vedono sempre “troppo piccole” o “non abbastanza muscolose”, indipendentemente dal loro aspetto reale.

Segnali e sintomi della bigoressia:

  • Allenamento fisico eccessivo e compulsivo.
  • Uso di integratori proteici o steroidi anabolizzanti per accelerare la crescita muscolare.
  • Evitamento di situazioni sociali che potrebbero interferire con l’allenamento o con la dieta.
  • Distorsione dell’immagine corporea, che porta a vedersi “troppo magri” anche in presenza di muscoli sviluppati.

La bigoressia non riguarda solo l’apparenza fisica, ma può avere gravi conseguenze sulla salute. L’uso di steroidi, per esempio, comporta rischi significativi per il sistema cardiovascolare, il fegato e l’equilibrio ormonale. Inoltre, il continuo stress sul corpo dovuto all’allenamento e alla restrizione calorica può portare a esaurimento fisico e mentale.

La bigoressia è fortemente influenzata dai modelli di bellezza maschile promossi dai media e dall’industria del fitness. Film, pubblicità e social media spesso idealizzano corpi maschili ipermuscolosi, creando aspettative irrealistiche. Anche l’ambiente della palestra può alimentare questa pressione, favorendo una competizione costante per il “miglior fisico”.

 

Alcoressia: il cibo sacrificato per lalcol

L’alcoressia, o drunkorexia, è un termine che combina le parole “alcol” e “anoressia” per descrivere un comportamento alimentare disfunzionale in cui le persone riducono drasticamente l’apporto calorico quotidiano per “risparmiare calorie” da dedicare al consumo di alcol. Questo disturbo è particolarmente diffuso tra i giovani, soprattutto nelle fasce universitarie, dove la pressione sociale connessa al consumo di alcolici è alta.

Segnali e sintomi dell’alcoressia:

  • Digiuno o restrizioni alimentari prima di eventi sociali con alcol.
  • Episodi frequenti di abbuffate alcoliche (binge drinking).
  • Senso di colpa o vergogna legati al consumo di cibo e alcol.
  • Comportamenti compensatori, come vomito autoindotto o esercizio fisico eccessivo, per “eliminare” le calorie assunte.

L’alcoressia può avere conseguenze devastanti sulla salute. Privarsi di nutrienti essenziali per lunghi periodi, unito al consumo di grandi quantità di alcol, aumenta il rischio di carenze vitaminiche, problemi digestivi e danni al fegato. Inoltre, l’alcol consumato a stomaco vuoto può intensificare i suoi effetti tossici sul corpo e sul cervello.

Questo disturbo è spesso alimentato dalla pressione di mantenere un certo peso corporeo, unita al desiderio di partecipare ad attività sociali che coinvolgono l’alcol. Le piattaforme social e i media possono esacerbare il problema, promuovendo un’immagine glamour del bere e, al contempo, ideali di magrezza irrealistici.

 

Un filo comune: la pressione sociale e culturale

Un elemento chiave che accomuna ortoressia, bigoressia e alcoressia è la pressione sociale per conformarsi a standard specifici di bellezza, salute e comportamento. La società moderna, con la sua enfasi sull’immagine e sulle prestazioni, ha trasformato il cibo, l’esercizio fisico e l’alcol in strumenti per definire l’identità personale.

Le piattaforme digitali giocano un ruolo cruciale in questo contesto. Gli algoritmi dei social media tendono a favorire contenuti estremi, che spesso promuovono diete rigide, fisici perfettamente scolpiti o comportamenti di consumo rischiosi. Questo crea un ciclo di confronto costante, che può portare molte persone a sviluppare un rapporto distorto con il proprio corpo e con il cibo.

 

Trattamento e prevenzione

Il trattamento di questi nuovi disturbi alimentari richiede un approccio multidisciplinare, che includa interventi psicologici, nutrizionali e medici.

  • Psicoterapia: terapie come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) possono aiutare i pazienti a riconoscere e modificare i pensieri disfunzionali legati al cibo e al corpo.
  • Intervento nutrizionale: un nutrizionista può educare il paziente a sviluppare un rapporto equilibrato con il cibo, sfatando i miti alimentari che alimentano il disturbo.
  • Supporto sociale: creare ambienti che promuovano una visione sana e inclusiva del corpo può ridurre la pressione sociale e aiutare a prevenire l’insorgenza di questi disturbi.

La prevenzione, invece, deve partire dall’educazione. È fondamentale insegnare ai giovani a riconoscere i pericoli delle diete estreme e delle immagini irrealistiche promosse dai media. Inoltre, occorre sensibilizzare genitori, educatori e operatori sanitari per riconoscere i segnali precoci di questi disturbi e intervenire tempestivamente.

 

Conclusioni

L’ortoressia, la bigoressia e l’alcoressia sono manifestazioni di un disagio profondo, che riflette l’impatto della società moderna sull’identità e sull’autostima individuale. Riconoscere e affrontare questi nuovi disturbi alimentari è essenziale per migliorare il benessere fisico e mentale delle persone colpite. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e un cambiamento culturale sarà possibile rompere il ciclo di pressione sociale che alimenta questi comportamenti disfunzionali.

 

Fonti

  • Badenes-Ribera, L., Compte, E. J., & Martenstyn, J. (2019). Body image distortions and eating behaviors: A systematic review. Psychology and Health, 34(5), 527–550.
  • Manzato, E., Cuzzolaro, M., & Donini, L. M. (2021). Hidden and lesser-known disordered eating behaviors in medical and psychiatric conditions. Cham (CH), Springer.
  • Pompili, S. & Laghi, F. (2018). Drunkorexia among adolescents: the role of motivations and emotion regulation. Eat Behav., 29(1), 1-7.
  • Thompson-Memmer, C., Hunt, K., & Forbush, K. T. (2019). Expanding the understanding of drunkorexia: A disordered eating behavior. Journal of Substance Abuse Treatment, 104, 50-56.
Mela rossa avvolta da un metro da sarta

Nuovi disturbi alimentari: ortoressia, bigoressia e alcoressia

Fonti

  • Badenes-Ribera, L., Compte, E. J., & Martenstyn, J. (2019). Body image distortions and eating behaviors: A systematic review. Psychology and Health, 34(5), 527–550.
  • Manzato, E., Cuzzolaro, M., & Donini, L. M. (2021). Hidden and lesser-known disordered eating behaviors in medical and psychiatric conditions. Cham (CH), Springer.
  • Pompili, S. & Laghi, F. (2018). Drunkorexia among adolescents: the role of motivations and emotion regulation. Eat Behav., 29(1), 1-7.
  • Thompson-Memmer, C., Hunt, K., & Forbush, K. T. (2019). Expanding the understanding of drunkorexia: A disordered eating behavior. Journal of Substance Abuse Treatment, 104, 50-56.

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